"Caro amico ti scrivo": 3 esercizi di scrittura per il benessere

Come scrivere può portarci a vivere meglio e sperimentare benessere ogni giorno

Foto di Ylanite Koppens-Pexels

Sentiamo spesso che la scrittura ha un potere terapeutico e che tenere un diario, monitorare le proprie emozioni, esprimere dubbi e preoccupazioni, sembra avere effetti molto rilevanti per il benessere mentale, sopratutto per gli overthinker.


Il potere della scrittura, Luca Mazzucchelli

Scrivere quindi non porta solo ad esprimersi liberamente e ad elaborare pensieri ed emozioni, ma sembrerebbe anche un modo per dare significato alle nostre esperienze, dovendole tradurre in parole e frasi sensate.

In psicologia positiva, sono numerosi gli psicologi che hanno studiato il potere della scrittura, e che hanno contribuito a fornire dei consigli pratici su come potenziare alcuni aspetti cruciali per il nostro benessere tramite carta e penna. 

In questo post vedremo tre esercizi preziosi per iniziare fin da subito!

1. Le tre cose buone

Questo esercizio, proposto da Martin Seligman, consiste nel ritagliarsi un po' di tempo ogni sera, per provare a pensare a tre "successi" della giornata e tenerne traccia. 

Potrà sembrare banale, ma non sono poche le persone che faticano ad arrivare a riconoscere tre aspetti positivi nel quotidiano, e metterli per iscritto permette non solo di concretizzare i nostri pensieri, ma anche di poterli rileggere alla fine della settimana e trarne considerazioni.

Essere grati per almeno tre cose nella giornata significa imparare a riconoscere le cose buone che accadono nella nostra vita e comprendere che parte di queste deriva da fonti esterne. 

Questo esercizio, quindi, è molto interessante perchè porta a cambiare punto di vista, in giornate in cui magari ci si sente schiacciati, stanchi e ci si vorrebbe solo lamentare. 

Col passare dei giorni e delle settimane, i risultati di alcuni studi dimostrano un cambiamento e un maggior benessere nei soggetti che hanno portato avanti questa abitudine. 

2. Scrivere una lettera a una persona cara per coltivare la gratitudine

Foto di Lisa Fotios-Pexels

Questo esercizio favorisce il benessere nel lungo periodo sia per chi scrive la lettera, sia per il destinatario, se sceglieremo di fargliela leggere.  

Consiste nell'esprimere per iscritto, la gratitudine verso qualcuno che per noi ha fatto o ha significato qualcosa di importante e a cui vorremmo dire grazie.

Come svolgere l'esercizio: 
  • Richiamare alla mente una persona che vogliamo ringraziare, ripercorrere quando e come è stata importante per noi; 
  • Iniziare a scrivere esprimendo le nostre emozioni e motivazioni in maniera sincera e spontanea;
  • Se la persona è in vita e sentiamo di voler condividere finalmente la nostra gratitudine con lei, fissiamo un incontro per consegnarle la lettera.

3. Scriversi una lettera e sperimentare la self-compassion

La compassione verso se stessi è l'antagonista dell'autocriticismo. 
Quante volte ci giudichiamo e accentuiamo i nostri difetti? Quante altre ci sentiamo sbagliati e insicuri e cerchiamo di non darlo a vedere?

Questo esercizio, proposto da Kristin Neff, permette di sperimentare il potere della gentilezza con una persona molto importante: noi stessi. 
Per farlo, bisogna soffermarsi su un aspetto del nostro essere, esteriore o caratteriale, che vediamo come un grosso difetto e che viviamo con preoccupazione. 
Dopo aver riflettuto su come ci fa sentire questo aspetto, magari imbarazzati, tristi, inadeguati, si deve provare a pensare ad un amico immaginario; questo amico conosce tutta la nostra storia, le nostre intenzioni e i nostri limiti e non li giudica, anzi li accetta e prova una forte compassione per il turbamento che proviamo. 

Prova quindi a scrivere una lettera assumendo il punto di vista di questo amico: che cosa ti scriverebbe sul tuo difetto? Come trasmetterebbe la sua compassione nel vedere i tuoi giudizi così severi? Cosa ti direbbe per farti capire che ognuno ha dei limiti?
Soffermati sul far emergere un forte interesse per la tua felicità, una completa accettazione e premura, proprio come quando si consola e si prova compassione per un amico. 

Quando sei soddisfatto, metti la lettera da parte per un po'... e quando la riaprirai presta attenzione a come ti fa sentire. 


"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò" 

 L'anno che verrà, Lucio Dalla



Fonti:

Neff, K. D. & Germer, C. (2017). Self-Compassion and Psychological Wellbeing. In J. Doty (Ed.) Oxford Handbook of Compassion Science, Chap. 27
Seligman, M. E. P., Steen, T. A., Park, N.,  Peterson, C.,(2005), Positive Psychology Progress. Empirical Validation of Interventions.  American Psychologist, 60(5), 410-421
Wong YJ1, Owen J2, Gabana NT1, Brown JW3, Mcinnis S4, Toth P5, Gilman L1. Does gratitude writing improve the mental health of psychotherapy clients? Evidence from a randomized controlled trial. Psychother Res. 2016 May 3:1-11. 

Commenti

Post più popolari